Le prestazioni complementari (PC) devono essere restituite?

Le prestazioni complementari (PC) devono essere restituite?

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Per quanto riguarda la restituzione delle PC bisogna distinguere tra PC percepite legalmente e PC percepite indebitamente.

Se risulta a posteriori che, ad esempio, al momento in cui sono state calcolate le PC la sostanza dell’avente diritto era superiore all’importo noto o da lui indicato (PC percepite indebitamente), la somma ricevuta in eccedenza deve essere restituita. Visto che i dati allora utilizzati per il calcolo delle PC sono cambiati, di fatto nel periodo in questione l’interessato aveva più soldi a disposizione di quanto era stato accertato. La decisione iniziale deve dunque essere rettificata. Una tale evenienza può realizzarsi, per esempio, quando viene concessa retroattivamente una rendita AI superiore all’importo computato al momento del calcolo delle PC.

A partire dal 1° gennaio 2021, dopo il decesso del beneficiario le PC percepite legalmente devono essere restituite dagli eredi attingendo all’eredità. Questo vale tuttavia solo per la parte di eredità eccedente i 40 000 franchi. Per le coppie sposate l’obbligo di restituzione sussiste soltanto dopo il decesso del coniuge superstite. L’obbligo di restituzione concerne esclusivamente le PC versate a partire dal 1° gennaio 2021.

Quando possono essere versate le prestazioni del pilastro 3a?

Quando possono essere versate le prestazioni del pilastro 3a?

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Le prestazioni di vecchiaia possono essere versate al più presto cinque anni prima che la persona titolare della previdenza raggiunga l'età ordinaria di pensionamento AVS (età di riferimento) e al più tardi cinque anni dopo a condizione che prosegua un’attività lucrativa.

Il versamento anticipato delle prestazioni di vecchiaia è possibile se la persona in questione:

  • percepisce una rendita d'invalidità intera dell'assicurazione federale per l'invalidità e il rischio invalidità non è assicurato;
  • desidera avviare un'attività lucrativa indipendente;
  • lascia definitivamente la Svizzera;
  • intende acquistare un'abitazione a uso proprio o rimborsare un prestito ipotecario.

Inoltre l’avere del pilastro 3a può essere utilizzato per il riscatto di prestazioni di un istituto di previdenza del 2° pilastro o essere trasferito in un’altra forma di previdenza del pilastro 3a.

Chi paga i contributi alla previdenza professionale obbligatoria?

Chi paga i contributi alla previdenza professionale obbligatoria?

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I contributi alla previdenza professionale sono ripartiti tra i lavoratori e il datore di lavoro. Il datore di lavoro deve pagare almeno il 50 per cento dei contributi complessivi. Ogni mese deduce i contributi dal salario dei suoi dipendenti e li versa insieme alla sua parte all'istituto di previdenza.

A quali prestazioni hanno diritto gli eventuali superstiti in caso di morte della persona assicurata?

A quali prestazioni hanno diritto gli eventuali superstiti in caso di morte della persona assicurata?

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In caso di morte della persona assicurata, l'istituto di previdenza versa rendite per superstiti alle persone seguenti:

  • Coniuge o partner registrato superstite

Il coniuge o partner registrato superstite ha diritto a una rendita vedovile se alla morte del coniuge o partner registrato adempie una delle due condizioni seguenti:

  • deve provvedere al sostentamento di almeno un figlio;
  • ha compiuto 45 anni e il matrimonio è durato almeno 5 anni.

La rendita minima LPP ammonta al 60 per cento della rendita di vecchiaia o della rendita intera d'invalidità. Il coniuge o partner registrato superstite che non adempie nessuna delle condizioni summenzionate ha diritto a un'indennità unica pari a tre rendite annuali.

  • Ex coniuge o partner registrato superstite

Dopo la morte dell’ex coniuge, il coniuge divorziato è equiparato alla persona vedova a condizione che:

  • il matrimonio sia durato almeno dieci anni; e
  • al momento del divorzio gli sia stata assegnata una rendita secondo l'articolo 124e capoverso 1 o 126 capoverso 1 del Codice civile (CC).

Dopo la morte dell’ex partner registrato, l'ex partner registrato superstite è equiparato alla persona vedova a condizione che:

  • l’unione domestica registrata sia durata almeno dieci anni; e
  • al momento dello scioglimento giudiziale dell’unione domestica registrata gli sia stata assegnata una rendita secondo l’articolo 124e capoverso 1 CC o l’articolo 34 capoversi 2 e 3 della legge del 18 giugno 2004 sull’unione domestica registrata.

Le prestazioni per i superstiti dell’istituto di previdenza possono essere ridotte se, sommate alle prestazioni per superstiti dell’AVS, superano le pretese derivanti dalla sentenza di divorzio o di scioglimento dell’unione domestica registrata; la riduzione è limitata all’importo eccedente. A tale riguardo, le rendite per superstiti dell’AVS sono conteggiate soltanto nella misura in cui siano superiori a un proprio diritto a una rendita d’invalidità dell’AI o a una rendita di vecchiaia dell’AVS.

  • Orfani

I figli del defunto hanno diritto a una rendita per orfani. Lo stesso diritto spetta agli affiliati, se la persona defunta doveva provvedere al loro sostentamento.

La rendita ammonta al 20 per cento della rendita intera d’invalidità cui avrebbe avuto diritto l’assicurato. La rendita è versata fino all'età di 18 anni (o 25, se l'orfano svolge un tirocinio o una formazione).

 

Si può lavorare e al contempo percepire una rendita AI?

Si può lavorare e al contempo percepire una rendita AI?

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L'obiettivo dell'AI è che gli assicurati continuino a lavorare. L'importo della rendita AI viene determinato in base alla percentuale di lavoro che si può ragionevolmente esigere dagli assicurati nonostante l'invalidità. Persino una rendita intera dell'AI non esclude un reddito supplementare, poiché viene concessa già a partire da un grado d’invalidità del 70 per cento.

Se all'assicurato sia concesso conseguire un reddito supplementare e, in caso affermativo, in quale attività e per quale importo, è indicato nella decisione di rendita. Se trovano un nuovo impiego che modifica il loro reddito da attività lucrativa, gli assicurati sono tenuti a informare l'ufficio AI competente.