L’espressione «età di pensionamento» è sostituita con «età di riferimento». L’aumento dell’età di riferimento delle donne inizierà un anno dopo l’entrata in vigore della riforma e avverrà gradualmente, con un incremento di tre mesi all’anno. Se la riforma entrerà in vigore il 1° gennaio 2024, come attualmente previsto, per le donne nate nel 1960 che compiranno i 64 anni nel 2024 non vi sarà alcun aumento dell’età di riferimento. Successivamente, l’età di riferimento delle donne sarà innalzata come segue:
Anno |
Età di riferimento delle donne |
Anno di nascita delle donne |
2024 |
64 anni (nessun aumento) |
1960 |
2025 |
64 anni + 3 mesi |
1961 |
2026 |
64 anni + 6 mesi |
1962 |
2027 |
64 anni + 9 mesi |
1963 |
2028 |
65 anni |
1964 |
Dal 2028 l’età di riferimento delle donne sarà uguale a quella degli uomini, ossia 65 anni. Questo vale anche per il 2° pilastro, dove l’innalzamento dell’età di riferimento avverrà allo stesso ritmo di quello dell’AVS.