L’AVS è finanziata secondo il cosiddetto principio di ripartizione. Questo significa che i contributi prelevati vengono ridistribuiti nello stesso arco di tempo sotto forma di prestazioni agli aventi diritto, quindi «ripartiti».
Un termine di pagamento è considerato rispettato soltanto se i contributi si trovano sul conto della cassa di compensazione al più tardi alla sua scadenza. È infatti solo a partire da questo momento che l’AVS ha a disposizione e può quindi utilizzare questo denaro, non prima.
Le casse di compensazione segnalano costantemente questo fatto alle persone soggette all’obbligo contributivo. Essendo informati, gli assicurati possono comportarsi di conseguenza e calcolare una riserva di giorni sufficiente per effettuare il pagamento. Non deve certo essere l’AVS, infatti, a fare le spese dei ritardi dovuti a una durata eccessiva dei trasferimenti bancari o postali.